AA.VV.Foibe
Revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica Atti del Convegno: Foibe: La verità. Contro il revisionismo storico Collana di Resistenza Storica / Editrice KappaVu |
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IL CALENDARIO DELLE PRESENTAZIONI E MOLTE ALTRE INFORMAZIONI SUL CONVEGNO SONO REPERIBILI SUL SITO DEL COORD.NAZ. PER LA JUGOSLAVIA onlus
Dal libro:Retro di copertina:
«La storia viene usata per l’oggi, per le esigenze politiche attuali. Si tratta di una campagna di intossicazione delle coscienze con riscritture, reinterpretazioni e falsità belle e buone, funzionali, da una parte, alla mobilitazione nazionalista, alla diffusione di stereotipi sciovinisti e razzisti, assunti ormai anche da buona parte del ceto politico di sinistra; dall’altra, alla criminalizzazione di chi oggi non si piega alle compatibilità del sistema capitalista. Tale campagna si concretizza anche nella legittimazione dei fascisti odierni, che diventano portatori di una ideologia come altre. Una ideologia dell’ordine, della sicurezza, autoritaria, fatta propria da buona parte del ceto politico autodefinitosi democratico. In questi anni molti si sono resi conto del significato della Giornata del Ricordo e molte sono state le iniziative per combattere questa campagna di intossicazione. E’, però, necessario combattere con maggiore efficacia, unendo le forze e le conoscenze. Questo convegno vuole essere un contributo in tal senso, non solo per rintuzzare e sbugiardare le menzogne che vengono propagandate, ma anche per fare un passo avanti per riappropriarci, nella sua interezza, della nostra storia.» MESSAGGIO DI ANGELO DEL BOCA (pag.21): Aderisco volentieri al vostro convegno Foibe: La verità. Contro il revisionismo storico. La mia posizione, sull’argomento, è ben precisata nel capitolo “Slovenia: un tentativo di bonifica etnica”, che appare nel mio libro “Italiani, brava gente?”, apparso in questi giorni anche a Lubiana con il titolo “Italiani, dobri ljudje?”. Per troppi decenni, sulle foibe, si sono scritte le menzogne più infami, dimenticando che nei Balcani il lavoro sporco lo hanno compiuto intyeramente gli italiani, seguendo le precise direttive dei più bei nomi del gotha dell’esercito di Mussolini. Era inevitabile, anche se oltremodo spiacevole, che alla fine del conflitto sulla frontiera orientale si sarebbe arrivati ad una resa dei conti. Contro il revisionismo storico in generale, e contro quello che ha dipinto le nostre imprese coloniali come missioni civilizzatrici, ho scritto una ventina di volumi, denunciando, per cominciare, l’impiego sistematico dei gas durante la guerra d’Etiopia, crimine sempre negato e ammesso soltanto nel 1998 dal Ministro della Difesa, generale Corcione. Angelo Del Boca
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