Bergamo 9/5/2013: LE FOIBE E IL CONFINE ORIENTALE FRA STORIA E MITO

Bergamo, Giovedì 9 maggio 2013

ore 20.30, presso la Sala del Mutuo Soccorso di via Zambonate

 LE FOIBE E IL CONFINE ORIENTALE FRA STORIA E MITO 

Ne parliamo con Sandi Volk e Alessandra Kersevan

Non è semplice affrontare la questione delle Foibe: stereotipi consolidati ed interessi politici contingenti invadono il terreno della ricerca storica. Negli ultimi anni in Italia si è sollevato un acceso dibattito pubblico attorno alla costruzione di una verità ufficiale che ha dato il via ad un walzer di commemorazioni, monumenti, lapidi, intitolazioni di strade. Grazie al contributo di Alessandra Kersevan e di Sandi Volk, attraverso un esercizio di rigorosa contestualizzazione storica, ci proponiamo di individuare e discutere quelli che appaiono elementi di mistificazione, falsificazione e propaganda.

Perchè dalle diverse ricerche emergono numeri tanto discordanti sul numero degli infoibati? E’ possibile parlare di “pulizia etnica” nei confronti della popolazione italiana? Che ruolo hanno giocato le politiche del fascismo in quei territori? Quali sono le effettive responsabilità dei partigiani comunisti di Tito? Queste alcune delle domande su cui ci confronteremo.

* Sandi Volk si occupa di storia contemporanea della Venezia Giulia, in particolare di Trieste e della storia degli sloveni della regione. Ha svolto ricerca sulla nascita del movimento operaio sloveno a Trieste, sul movimento nazionale sloveno nel periodo precedente alla prima guerra mondiale, sulla seconda guerra mondiale nella memoria degli sloveni di Trieste e sulla storia del lager nazista della Risiera di S. Sabba. Ha lavorato e collaborato con numerosi istituti e musei italiani e sloveni, tra cui l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli-Venezia Giulia di Trieste. È inoltre membro della Commissione consultiva del Comune di Trieste per il Civico Museo della Risiera di S. Sabba – Monumento nazionale. Oltre a numerosi saggi e articoli, in italiano e sloveno, sul problema degli esuli istriani e dalmati ha già pubblicato anche due libri, sul tema dell’esodo delle popolazioni dalmate ed istriane nel dopoguerra.

* Alessandra Kersevan,storica, insegnante ed editrice, da parecchi anni si dedica allo studio della storia e della cultura della sua regione, il Friuli Venezia Giulia.

Nel 2003 ha pubblicato la prima edizione della presente ricerca sul campo di Gonars e nel 2005, per il Comune di Gonars e la Commissione Europea, ha realizzato il video documentario “The Gonarsmemorial – il simbolo della memoria italiana perduta”.

Nel 2008, per la casa editrice Nutrimenti di Roma, ha pubblicato “Lager italiani – pulizia etnica e campi di concentramento fascisti per civili jugoslavi 1941-1943”.

Grazie al suo percorso di ricerca storica è in grado oggi di illustrare la realtà del sistema repressivo fascista, spesso allo stesso livello, in termini di brutalità, del ben più indagato sistema concentrazionario nazista. I campi di Chiesanuova, Arbe, Monigo, Gonars e Visco, i numerosi campi del centro Italia: lo stato fascista italiano si è avvalso di diversi strumenti e luoghi per imprigionare, segregare e deportare popolazioni straniere, oppositori politici, ebrei, omosessuali e rom. Dai campi di concentramento per i civili sloveni e croati, a quelli dove furono deportati migliaia di eritrei, etiopi e libici, dalle località di internamento per ebrei stranieri, fino ai luoghi di confino per oppositori politici.

Alle 20:30 presso la Sala del Mutuo Soccorso di via Zambonate, Bergamo

Ingresso libero

evento Facebook: https://www.facebook.com/events/445027358916186/

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