ANCHE IL FASCISTA REPUBBLICHINO PARIDE MORI TRA I PREMIATI NEL “GIORNO DEL RICORDO”

 

Boldrini e Delrio onorano il repubblichino: ”Per il sacrificio offerto alla Patria”

Conferito un riconoscimento al fascista Paride Mori, ex ufficiale del Battaglione “Benito Mussolini” che combattè anche al fianco dei nazisti           di VALERIO VARESI

su La Repubblica, edizione di Bologna, 15 marzo 2015

BOLOGNA – Il “Giorno del ricordo” diventa il giorno dell’amnesia e a poco più di un mese dal settantesimo della Liberazione si ribalta la storia e ciò che ha significato per mano di chi rappresenta la Repubblica nata dalla stessa Liberazione. Così, anche un fascista repubblichino può essere insignito della medaglia ricordo, “in riconoscimento del sacrificio offerto per la Patria”, nientemeno che dalla presidente della Camera Laura Boldrini e dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, già sindaco di Reggio Emilia, città medaglia d’oro per la Resistenza e terra dei fratelli Cervi. Il tutto alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La vicenda riguarda Paride Mori, ufficiale parmense del Battaglione bersaglieri volontari “Benito Mussolini”, un reparto che all’inizio era aggregato alle “Waffen SS” e successivamente inquadrato nell’esercito della Repubblica di Salò che combatté a fianco dei nazisti. L’onorificenza che gli è stata attribuita in realtà fu istituita per ricordare le vittime delle foibe nell’immediato dopoguerra, ma Mori fu ucciso in uno scontro coi partigiani il 18 febbraio del ‘44 e quindi l’episodio non c’entra niente con le vendette post belliche delle milizie di Tito nei confronti degli italiani.

Al ribaltamento di significato si aggiunge quindi un falso storico. Ma la vicenda di Paride Mori comincia prima di quest’ultima vicenda. Alcuni anni fa la giunta di centro sinistra del Comune parmense di Traversetolo, suo paese natale, intitolò una via proprio al repubblichino suscitando l’obiezione dell’Istituto storico della Resistenza provinciale il quale fece presente il passato imbarazzante dell’ex bersagliere. La giunta ritirò l’intitolazione e la vicenda si spense. Non persuasi, i figli di Paride Mori hanno provato altre strade per onorare la figura paterna rivolgendosi direttamente alle massime autorità dello Stato in occasione del citato “Giorno del ricordo”.

Lo scorso dieci febbraio la cerimonia ufficiale e la consegna agli stessi figli dell’onorificenza. Questi ultimi, hanno così celebrato la “riabilitazione” del padre con una lettera pubblicata sulla Gazzetta di Parma nella quale hanno raccontato dell’invito a Montecitorio da parte della presidente della Camera e, alla presenza del Capo dello Stato, della consegna della medaglia da parte del sottosegretario Delrio. Soddisfatti per quello che ritengono la restituzione di un onore, i figli ora chiedono con forza che la via nel paese natale del padre sia finalmente a lui intitolata. Come negarlo dopo un simile viatico?

[ Questo l’originale dell’articolo, uscito anche sull’edizione cartacea de La Repubblica. Poche ore dopo, la versione online è stata edulcorata con una smentita della Boldrini e rimuovendo il riferimento a Mattarella. Nuovo titolo: Dal governo una medaglia al repubblichino: ”Per il sacrificio offerto alla Patria” ]

Medaglia a un repubblichino, l’ira dell’Anpi e di Sel: ”Il governo la ritiri e si scusi”

La sezione bolognese dell’associazione partigiani: “Ennesima brutta figura, le Istituzioni spieghino”

La Repubblica online, edizione di Bologna, 15 marzo 2015

BOLOGNA – “Domani chiederò che il governo si scusi, che quella medaglia venga ritirata e che i membri di quella commissione vengano destituiti da ogni incarico”. Lo scrive in una nota il parlamentare di Sel Giovanni Paglia, a proposito del riconoscimento che il governo ha dato alla memoria di Paride Mori, ex repubblichino e ufficiale del Battaglione Mussolini.

L’onorificenza è stata proposta da una specifica commissione che fa capo alla presidenza del Consiglio.
“C’è un’unica memoria che i fascisti meritano oggi come domani, quella della loro ignominia” attacca Paglia, mentre sull’argomento interviene anche la sezione bolognese dell’Anpi: “Le Istituzioni della Repubblica hanno molto da spiegare, e l’ennesima brutta figura per cui chiedere scusa a Partigiani ed Antifascisti”.

 

Sulla vicenda si vedano anche:

Paride Mori, fascista di Salò. E la sinistra gli dedica una strada (16 luglio 2010)

La Boldrini: “Non c’entro nulla con medaglia a Paride Mori” (15 marzo 2015)

Medaglia al repubblichino, il governo verso lo stop (16 marzo 2015)

Corriere.it: “Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia per il Giorno del Ricordo” (23 marzo 2015)

Anpi: “Sospendere la legge che assegna medaglie a chi non le merita” (2 aprile 2015)

 

e la nostra Lettera Aperta: 

Chi è il colpevole per la medaglia al fascista?

 

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