Orvieto (TR) 27-28/3/2015: “DRUG GOJKO” E “NOI RICORDIAMO TUTTO”

Il 29 Marzo 1944 un manipolo di 12 fascisti del littorio fucilarono sette civili in località Camorena, nei pressi di Orvieto. La loro unica colpa fu quella di nascondersi nelle campagne, nei pressi di Castiglione in Teverina, pur di non essere arruolati e mandati a combattere una guerra che non gli apparteneva.

I sette martiri, prima arrestati, poi torturati e infine processati e condannati a morte, rappresentano per la città di Orvieto il simbolo della lotta al nazi-fascismo.

Numerosi sono in verità gli episodi che, fin dai primi anni del ventennio, videro cittadini orvietani e del comprensorio opporsi alla barbarie fascista, e altissimo fu il prezzo pagato in termini di vite umane.

Tra i più noti: Giovanni Ciuco (contadino) assassinato in Via Postierla, “reo” di avere in tasca la tessera del sindacato agrario; Corrado Carini (sindaco comunista di Orvieto) più volte percosso dalle squadracce fasciste, costretto ad allontanarsi dalla città e infine morto in conseguenza delle violenze subite; Angelo Costanzi (mosaicista dell’opera del duomo) combattente del gruppo Bandiera Rossa a Roma, catturato, deportato, e infine morto di stenti in un campo di concentramento; i martiri del Podere Pomarro presso Allerona (contadini) rafficati sull’aia da due soldati tedeschi sulla via della fuga; i sette fucilati a Camorena (contadini, artigiani, ex militari, e persino un proprietario terriero reo di averli aiutati).

A questi si aggiungono altri episodi, considerati ancora “minori” solo perchèmeno noti e tuttora oggetto di studio, per i quali il Centro di Documentazione Popolare sta supportando il lavoro di storici e ricercatori.

 
Ancora oggi soffia in Italia un pericoloso vento di revisionismo storico e di manipolazione dell’informazione mediatica che in qualche caso ha raggiunto livelli aberranti.
Sotto questo aspetto, il quasi ventennio di governi berlusconiani (nazionali, regionali e locali) hanno rappresentato senza dubbio l’apice di quel metodo che vorrebbe trasformare i carnefici in vittime e le vittime in carnefici. Il fatto grave è che questa vile azione abbia trovato negli anni sponde “importanti” nel centro-sinistra, personificate in alte cariche dello stato, che più volte hanno messo sullo stesso piano storico ed umano chi combattè dalla parte giusta per liberare l’Italia dalla dittatura, e chi fino all’ultimo si schierò con tedeschi e fascisti.

La storia per fortuna non si cancella, ma evidentemente oggi più di ieri è necessario dare voce a chi coltiva e diffonde la cultura e la memoria antifascista. Nonostante siano trascorsi 70 anni dalla Liberazione, occorre opporsi ancora più tenacemente ad ogni nuova forma di fascismo ed autoritarismo: nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro.

In occasione della ricorrenza dell’Eccidio di Camorena, l’Associazione Centro di Documentazione Popolare, con il patrocinio del Comune di Orvieto, propone il seguente calendario di iniziative:

VENERDI’ 27 MARZO – ore 10.30
Palazzo dei Sette – Sala del Governatore
Iniziativa riservata agli studenti delle scuole
“DRUG GOJKO”
Spettacolo teatrale sottoforma di monologo
di e con Pietro Benedetti. Regia di Elena Mozzetta.
La Storia nel racconto di Nello Marignoli, militare italiano sul fronte greco – albanese, e l’indomani dell’8 settembre 1943 Partigiano nella Resistenza Jugoslava. Lo spettacolo, che si avvale della testimonianza diretta di Marignoli, riguarda la storia locale, nazionale ed europea assieme, nel dramma individuale e collettivo della Seconda guerra mondiale. Una storia militare, civile e sociale, riassunta nei trascorsi di un artigiano, vulcanizzatore, del Novecento, rievocati con un innato stile narrativo, emozionante quanto privo di retorica.

SABATO 28 MARZO – ore 17.00

Palazzo dei Sette – Sala del Governatore

“NOI RICORDIAMO TUTTO”
QUESTIONE ORIENTALE
Verità e mistificazione mediatica sulle foibe

Conferenza di ALESSANDRA KERSEVAN – ricercatrice storica
Orvieto 2015

Orvieto 2015

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