Dai nazionalbolscevichi alla Giovane Europa, dai nazimaoisti ai comunitaristi, attraverso la strategia della tensione fino alla “non politica” del Terzo Millennio.
C’è una costante che, partendo dai “fascisti di sinistra” eredi spirituali della RSI, attraversa gli ambienti dell’eversione nera e delle infiltrazioni di essa in alcuni settori della sinistra; quelli della massoneria e delle associazioni mistico-esoteriche; del neoirredentismo dell’Adriatico orientale e del separatismo siciliano, ma anche veneto: il tutto sotto l’ombra dei servizi che già da prima della fine del secondo conflitto mondiale avevano iniziato a costituire delle reti in funzione anticomunista, anche con il riciclaggio di vecchi arnesi del nazifascismo.
Claudia Cernigoi
luglio 2016