Nel 2004 fu scelto dal Parlamento Italiano il 10 febbraio, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi nel 1947, come “Giorno del ricordo” delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata.
Esattamente 60 anni prima, il 30 gennaio 1944, nella Repubblica Sociale Italiana, ci fu in realtà la prima vera celebrazione dei “martiri della barbarie comunista”.
“Per disposizione del Duce il 30 gennaio le Federazioni fasciste repubblicane promuoveranno la celebrazione dei nostri Caduti In Istria e Dalmazia nella lotta contro il comunismo partigiano. Messe solenni di suffragio e rievocazioni celebrative, affidate a comitati, consacreranno il perenne ricordo dei Martiri al vindice spirito di riscossa delle nostre schiere e di tutto il popolo.” (Corriere della Sera, 20 Gennaio 1944)
Oltre ad una serie di articoli della stampa quotidiana di presentazione e cronache di quel giorno, pubblichiamo un volantino diffuso nell’Italia occupata dal Partito Comunista Italiano, “LA GIUSTA FINE DEGLI ASSASSINI FASCISTI” ed uno stralcio del rapporto di Anton Vratuša “IL 30 GENNAIO ” al CC del PCS n°6 dell’8 febbraio 1944 riguardante la celebrazione e le “controcelebrazioni” del 30 gennaio 1944.
20 GENNAIO 1944



21 GENNAIO 1944
28 GENNAIO 1944
30 GENNAIO 1944






31 GENNAIO 1944







1 FEBBRAIO 1944

Volantino diffuso dal PCI nell’Italia occupata in occasione delle celebrazioni fasciste del 30 gennaio 1944.

Anton Vratuša IL 30 GENNAIO
Stralcio del rapporto al CC del PCS n°6 dell’8 febbraio 1944 riguardante la celebrazione e le “controcelebrazioni” del 30 gennaio 1944.