FOIBA DI BASOVIZZA? NON ESISTE NOTIZIA DI REATO

In data 25 ottobre 2005 Claudia Cernigoi e Samo Pahor hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trieste, tramite la stazione dei Carabinieri di Basovizza, per chiedere la sospensione dei lavori di “riqualificazione” dell’area circostante la cosiddetta “foiba di Basovizza”. L’esposto si trova nel primo allegato.

Nel secondo allegato la copia del fascicolo con le annotazioni del Procuratore Nicola Maria Pace per l’archiviazione nel fascicolo degli “atti non costituenti notizia di reato”.

Se la Procura non ha ritenuto di procedere ad un recupero delle salme presenti nel Pozzo della Miniera prima dell’ultimazione dei lavori che potrebbero inibirne la successiva possibilità, nonostante tutte le notizie di presenza di dette salme (che potrebbero costituire i “gravi indizi di reato”), ciò può significare soltanto, a parere nostro, che la Procura non ritenga che vi siano salme ancora giacenti nel Pozzo suddetto: altrimenti ne avrebbe dovuto ordinare il recupero.

A questo punto, però, dobbiamo ritenere che, oltre a quanto fu recuperato dalla voragine nel 1945 a cura degli angloamericani (il verbale di tali recuperi fu pubblicato sul “Piccolo” di Trieste il 31/1/95, e fu sintetizzato nelle seguenti parole scritte dal giornalista:

Ma una decina di corpi smembrati e irriconoscibili non dovevano sembrare un risultato soddisfacente e alla fine si preferì sospendere i lavori.

Di conseguenza, possiamo essere portati a pensare che oltre alla “decina di corpi smembrati e irriconoscibili”, già recuperati nel 1945, nel Pozzo della miniera non ci sono mai stati altri resti umani; che tutto quanto apparso sulla stampa, in testi storici, in dichiarazioni di intellettuali e di uomini politici rispetto alle “centinaia”, “migliaia” di infoibati, agli eccidi di Basovizza e via di questo passo, siano soltanto voci inconsistenti, non degne di essere considerate notizie di reato (chi parla di massacri avvenuti in un certo posto e di cadaveri ancora lì giacenti, cosa fa, se non comunicare di essere a conoscenza di un reato consumatosi?) da parte della nostra Procura della Repubblica.

(in calce gli allegati indicati nell’esposto)

Claudia Cernigoi, 12 febbraio 2024

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