
Finalmente disponibile:
PORZÛS 1945
Prove di Gladio sul confine orientale
L’ultima inchiesta
(16,5×23,5cm, 1104 pp., €40,00)
Cos’è accaduto sul Topli Uorch il 7 febbraio 1945? Si è trattato solo di un gruppo di “traditori” comunisti che hanno ucciso un gruppo di osovani “patriottici”, come vuole la vulgata propagandistica da ottant’anni a questa parte?
Trent’anni dopo Porzûs. Dialoghi sopra un processo da rifare Alessandra Kersevan dipana una matassa documentaria in una ricerca storica a tutto campo che finalmente indaga non solo il comportamento di garibaldini e partigiani “titini”, ma anche i contemporanei progetti palesi ed occulti delle altre forze in campo: resistenza “bianca”, fascisti della RSI, Xa Mas e nazisti in cerca di salvezza, monarchia sabauda, ministeri del governo del Sud, CLN e CVL al Nord, servizi segreti italiani e tedeschi, inglesi e americani. Un’inchiesta da cui emerge che il fatto di Porzûs non è semplicemente una vicenda locale friulana di confine ma un primo episodio dell’attività sotterranea di quel “fronte unico” antigaribaldino e antislavo a cui molte di queste forze stavano lavorando.
Sul “confine orientale” si sono intersecati i principali nodi della Seconda guerra mondiale e della successiva Guerra fredda, anzi la vicenda di Porzûs ne è stata un’anticipazione a guerra calda ancora in corso. È stata presentata poi come la giustificazione di Gladio, mentre ne è la sua prima manifestazione: tecniche d’infiltrazione, segretezza, false flag, manipolazione propagandistica e poliziesca, convivono qui in un trait d’union fra i mezzi e fini che erano stati del fascismo e quelli che saranno dell’atlantismo. Un filo che ci porta ad anni più recenti, a nomi e organizzazioni della strategia della tensione che ha insanguinato l’Italia nel dopoguerra: Borghese, Sogno, De Lorenzo, Angleton, e oltre, fino alla P2. Mezzi e strategie di guerra psicologica e “controrivoluzionaria” per combattere il partito comunista e l’afflato di cambiamento che era emerso dalla lotta di Resistenza.
Rivelare i modi, sottili ma anche grossolani ed arroganti, in cui i “fascisti di sempre”, aristocratici e borghesi spalleggiati da polizie e servizi segreti, sono riusciti e riescono ad ingannare un’opinione pubblica sempre più disattenta alla profondità e complessità della Storia, è lo scopo di questo libro. Sottigliezze e grossolanità che, sostenute da decenni di fake news storiche, sono diventate la “verità rivelata” della “minaccia” comunista, e per disvelarne la falsità ci sono volute una lunga indagine storica e più di mille pagine. Ma basteranno?
NON MANCATE ALLE PRIME PRESENTAZIONI DEL LIBRO!
Il libro sarà presentato:
**** mercoledì 15 ottobre alle ore 18:00 presso il Teatro San Giorgio di Udine in via Quintino Sella 4.
Con Alessandra Kersevan dialogherà Enrico Petris. Evento in collaborazione con ANPI provinciale di Udine

**** venerdì 17 ottobre alle ore 18:00 presso l’auditorium comunale “Casa della cultura” a Ronchi dei Legionari (GO) in via Cau de Mezo.
Modererà Marco Puppini. Evento inserito all’interno della rassegna “Noi e la storia. Sguardi e racconti da un passato in comune” promosso dal Comune di Ronchi dei Legionari, da Ronchi Cultura e dalla biblioteca comunale Sandro Pertini









