ELENCO DELLE PERSONE ALLA CUI MEMORIA SONO STATI CONSEGNATI RICONOSCIMENTI IN OCCASIONE DEL GIORNO DEL RICORDO
aggiornato a febbraio 2025
Lo Stato italiano pubblica solo da poco gli elenchi, (li trovate qui: https://www.governo.it/it/dipartimenti/dip-il-coordinamento-amministrativo/dica-att-foibe-dpr/16126), anno per anno, dei percettori dei riconoscimenti conferiti per il Giorno del Ricordo delle foibe e dell’esodo e degli scomparsi a cui tali riconoscimenti si riferiscono, mentre per quasi 20 anni tali nominativi non erano stati resi pubblici, quasi si vergognassero di loro. Ed anche ora di quelle persone sappiamo molto poco: solo il loro nome e cognome, quello di chi riceve il riconoscimento ed il suo grado di parentela con lo scomparso. Ben poco per aiutare a comprendere chi fossero e perché siano ritenuti meritevoli di essere ricordati.
Nell’elenco che segue trovate i nomi degli scomparsi, quelli di chi ha ricevuto i riconoscimenti in loro ricordo, gli anni in cui sono stati assegnati i riconoscimenti ed il totale dei riconoscimenti assegnati per ciascun scomparso. Oltre a ciò trovate quello che sulle persone scomparse riportano il volumone di Luigi Papo, Albo d”oro. La Venezia Giulia e la Dalmazia nell”ultimo conflitto mondiale, Unione degli Istriani, Trieste, 1989 e gli elenchi di caduti della Repubblica Sociale Italiana ALBO CADUTI E DISPERSI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA (a cura di Arturo Conti – Edizione 2016, FONDAZIONE DELLA R.S.I. – ISTITUTO STORICO ONLUS – https://www.fondazionersi.org/caduti/AlboCaduti2019.pdf) ed Elenco “LIVIO VALENTINI” Caduti Repubblica Sociale Italiana (http://www.laltraverita.it/caduti.pdf). A cui va aggiunto quanto sulle stesse persone dicono altre fonti, in particolare i 4 volumi di elenchi intitolati “Caduti, Dispersi e Vittime civili dei Comuni della Regione Friuli-Venezia Giulia nella seconda guerra mondiale” (Udine, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, 1987-1992 – il database delle informazioni sulle persone comprese negli elenchi è consultabili online all’indirizzo https://caduti.ifsml.it/), il Fondo del PFR di Gorizia custodito presso l’Arhiv Republike Slovenije di Lubiana (ARS, Archivio della Repubblica di Slovenia, fondo AS 1829), lo Central register of war criminals and security sospects della United Nations War Crimes Commission (Registro centrale dei criminali di guerra e dei sospetti della Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite), la Saopštenja br. 1-6 o zločinima italijanskih i nemačkih okupatora (Informative n° 1-6 sui crimini degli occupatori italiani e tedeschi), Beograd, 1944, della Državna Komisija za utvrđivanje zločinaokupatora i niihovih pomagača (Commissione statale per l’accertamento dei crimini degli occupanti e dei loro collaboratori), del Fondo “Venezia Giulia” dell’archivio dell’Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Trieste (oggi Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia) e le schede contenute nel fondo Državna komisija za ugotavljanje zločina okupatora i njih pomagača (Commissione statale per l’accertamento dei crimini degli occupanti e dei loro collaboratori) dell’Arhiv Jugoslavije (Archivio di Jugoslavia) di Belgrado.
Dopo le schede sui singoli trovate i dati statistici riassuntivi dei riconoscimenti conferiti ogni anno, con in fondo quelli riassuntivi fino al 10 febbraio 2025. Va tenuto presente che i conferimenti sono iniziati nel febbraio 2006 e che non ci sono stati nel febbraio 2016.
Quello che trovate nelle schede riassuntive va un po’ spiegato. Come noterete il numero delle persone alla cui memoria sono stati attribuiti riconoscimenti è regolarmente inferiore a quello dei riconoscimenti conferiti, cosa dovuta al fatto che per ogni scomparso possono essere conferiti più riconoscimenti, anche nello stesso anno. Abbiamo poi la suddivisione degli scomparsi per appartenenza di genere, seguito dal dato sull’attribuibilità o meno alle formazioni partigiane jugoslave della responsabilità della scomparsa, ovvero se tale dato non sia rilevabile dalle fonti consultate. Infatti, dai dati a nostra disposizione risulta che, contrariamente a quello che ci si dovrebbe aspettare, non sempre la scomparsa delle persone degli elenchi è avvenuta per responsabilità delle formazioni partigiane jugoslave, ma che spesso essa è stata dovuta ad altri, ovvero che non è possibile individuare delle responsabilità per la loro scomparsa.
Per quanto riguarda il dato sul luogo di nascita vengono considerati nativi tutti coloro che sono nati nel territorio dell’odierno Friuli – Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, mentre sono considerati non nativi tutti coloro che sono nati in altri territori. Anche in questo caso c’è una quota di scomparsi per i quali non è possibile definire questo dato.
Abbiamo poi i numeri su quanti tra gli scomparsi possano essere considerati civili, distinguendo quelli che possono essere in qualche maniera considerati degli antifascisti. Nel computo finale dei civili vengono conteggiati anche coloro per i quali non è stato possibile definire con certezza se fossero civili o appartenenti a formazioni armate.
Seguono le cifre, suddivise per formazione militare, degli appartenenti a formazioni armate, ovvero esponenti in qualche modo del regime e del partito fascista, che vengono in fondo sommati. Subito dopo abbiamo i numeri riguardanti il periodo di scomparsa delle persone a cui sono stati attribuiti riconoscimenti, prendendo in considerazione tre periodi distinti: il primo (Tra 8/9/43 e 11/43) va dall’8 settembre 1943, quando l’apparato statale italiano si dissolse, alla fine di novembre 1943, quando i nazisti riuscirono a imporre il loro potere su tutto il Friuli, il goriziano, il triestino, l’ex Provincia italiana di Lubiana, l’Istria e la Dalmazia; il secondo (Tra 11/43 e 1/5/45) comprende il periodo dell’occupazione nazista vera e propria e di guerra guerreggiata fino al 1 maggio 1945, quando i territori citati sopra furono liberati; il terzo (Dopo 1/5/45) comprende invece il periodo dopo la Liberazione. Anche in questo caso viene riportato anche il numero di coloro per i quali non possiamo definire il periodo di scomparsa nemmeno in termini così ampi.
Alla periodizzazione delle scomparse fanno seguito le modalità delle stesse. Una prima categoria comprende le persone di cui sappiamo solo che sono scomparse dopo l’arresto da parte jugoslava (DOPO ARRESTO DA PARTE JUGOSLAVA); ci sono poi coloro che sono scomparsi in conseguenza delle attività militari delle forze armate anglo-americane – vittime di bombardamenti o mitragliamenti aerei, in combattimento con formazioni alleate, … (MORTI PER MANO ALLEATA); i caduti in combattimento con formazioni partigiane (CADUTI IN COMBATT.); le persone scomparse per responsabilità dei tedeschi, che comprendono deportati nei lager, partigiani, ostaggi e simili ( SCOMPARSI/UCCISI PER RESP. TEDESCHI); ci sono poi le persone vittime di esecuzioni in seguito a sentenze di tribunali civili o militari jugoslavi (ESECUZIONI in seguito a sentenza); gli uccisi senza una precedente sentenza (UCCISIONI diverse da esec.); le persone i cui corpi sono stati rinvenuti in una foiba o per le quali ci sono dati convergenti sul fatto che sono stati infoibati (INFOIBATI); quelli per i quali non abbiamo dati per definire la modalità della scomparsa (NON DEFINIBILE); i deceduti nell’esplosione dei residuati bellici sulla spiaggia di Vergarola vicino a Pola nell’agosto 1946 (STRAGE VERGAROLA); coloro per i quali i dati ci dicono soloche sono scomparsi (SCOMPARSI senza maggiori specificazioni); i deceduti o scomparsi in o da un carcere jugoslavo (SCOMPARSI DOPO CARCERAZIONE); infine il numero di coloro che sono morti in cattività a seguito di malattia (MORTI PER MALATTIA).
Ultimo dato è quello riguardante le zone in cui sono avvenute le scomparse o le morti. La prima zona è quella dell’Istria (ISTRIA); la seconda è quella di Fiume e del territorio della sua provincia in epoca italiana (FIUME); la terza zona è quella del Friuli (FRIULI); segue la zona comprendente Gorizia e Trieste ed i territori ad esse più immediatamente circostanti (TRIESTINO E GORIZIANO); la zona della Dalmazia, che comprende le isole (DALMAZIA); la zona che accorpa vari territori dei Balcani, estranei a Istria, Fiume e Dalmazia (CROAZIA, MONTENEGRO, SERBIA E BIH); segue la zona dei Brkini (BRKINI), comprendente i territori degli attuali comuni sloveni di Ilirska Bistrica (Villa del Nevoso) e Kozina (Cosina); abbiamo poi l’ampia zona che raggruppa tutti i territori della Slovenia interna; la penultima zona di scomparsa raggruppa Germania e altri territori (GERMANIA E ALTRO); anche in questo caso abbiamo poi la categoria di coloro per i quali non è possibile accertare la zona di scomparsa (NON DEFINITA).
Come noterete alcuni dati sono evidenziati in giallo pallido. Ho voluto con ciò segnalare quelle condizioni che in base al testo della Legge 30 marzo 2004 n° 92, istitutiva del Giorno del Ricordo, avrebbero dovuto determinare l’esclusione degli scomparsi a qui si riferivano dalla possibilità di essere oggetto del riconoscimento. In base alla legge andavano infatti esclusi dai riconoscimenti tutti i morti in combattimento, gli appartenenti a formazioni armate, le persone soppresse per crimini efferati in seguito a sentenza e coloro che sono scomparsi in zone diverse da Istria, Dalmazia e dai territori dell’attuale confine orientale italiano. Ho però segnalato anche gli scomparsi tra il novembre 1943 e la Liberazione dal nazifascismo in quanto si tratta di un periodo di guerra aperta e dispiegata, in cui le uccisioni avvenivano per atti di guerra e certamente non nel quadro di vere o presunte vendette, pulizie etniche, genocidi…. Ad essi ho infine aggiunto anche i morti nella strage di Vergarola, le cui cause e responsabilità non sono mai state accertate (anzi, tra le varie ipotesi quella che ad aver perpetrato la strage siano stati elementi nazionalisti italiani non è certamente la meno fondata), per cui volerli addossare agli jugoslavi è molto più che una forzatura.
In fondo trovate poi le ultime due tabelle che riportano rispettivamente il numero delle persone alla cui memoria sono stati attribuiti riconoscimenti e quello dei riconoscimenti conferiti al 10 febbraio di ogni anno. Come vedrete nella prima tabella ci sono due cifre riguardanti il totale delle persone a cui è stato attribuito il riconoscimento. Quella più alta (SOMMA TUTTI) deriva dal fatto che alcune persone sono state conteggiate più volte in quanto sono stati destinatarie del riconoscimenti in più anni, mentre quella più bassa (SOMMA NUOVI) riporta semplicemente il numero di coloro la cui memoria è stata onorata con il riconoscimento, indifferentemente dal numero di riconoscimenti conferiti in uno o più anni. In entrambe le tabelle sono segnalate le cifre massime e minime, sia assolute che in percentuale.
Il lavoro naturalmente continua, anche perché nel 2023, all’approssimarsi della scadenza del termine posto per la presentazione delle domande per i riconoscimenti, il Decreto – legge 10 maggio 2023, n. 51 (convertito nella Legge 3 luglio 2023, n. 87) ha prorogato tale termine fino al 28 aprile 2034 e ha attribuito (con la Legge 21 febbraio 2024, n. 16) la facoltà di presentare le richieste, nel caso non lo facciano i congiunti degli scomparsi, ai comuni di nascita degli stessi, ovvero, nel caso il comune di nascita appartenga oggi ad altro stato, alle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati e alla Lega nazionale di Trieste, l’associazione di raccolta del nazionalismo italiano più spinto di Trieste e Gorizia.
Dati statistici riassuntivi dei riconoscimenti conferiti (febbraio 2006-febbraio 2025)
Numero delle persone alla cui memoria sono stati attribuiti riconoscimenti e numero di riconoscimenti conferiti al 10 febbraio di ogni anno.
si veda anche:
IL VINCITORE DEL PREMIO “DIECI FEBBRAIO” PER ELABORATI CRITICI SUL GIORNO DEL RICORDO
AGGIORNAMENTI PRECEDENTI:
ELENCO PERSONE ALLA CUI MEMORIA SONO STATI CONSEGNATI RICONOSCIMENTI IN OCCASIONE DEL GIORNO DEL RICORDO
aggiornato a febbraio 2024
ELENCO AGGIORNATO A GENNAIO 2021 DEI PREMIATI

AGGIORNAMENTO DEL 17 GENNAIO 2021 (totale riconoscimenti: 384)
Anche questo anno è stato aggiornato sul sito diecifebbraio.info l’elenco dei riconoscimenti per il Giorno del Ricordo. In base alle ricerche di Sandi Volk sono stati aggiunti solo due nuovi nomi alla cui memoria sono stati dati i riconoscimenti nel 2020: Salvatore Corsale e Francesco Montegno. In più è stato aggiunto il nome di Kurt Haffner che è spuntato fuori l’anno passato e che aveva avuto il riconoscimento in precedenza, ma non si sa esattamente quando (deve essere stato nel 2005 o 2006, visto che il riconoscimento lo ha avuto da Ciampi).
AGGIORNAMENTO DEL 25 NOVEMBRE 2019 (totale riconoscimenti: 381)
“E’ stato aggiornato sul sito diecifebbraio.info l’elenco dei riconoscimenti per il Giorno del Ricordo. In base alle ricerche di Sandi Volk, il numero di morti alla cui memoria sono stati dati i riconoscimenti nel 2019 sono in totale 28, di cui 18 ignoti. Grazie ad una circolare del Ministero degli Interni che le “allerta” rispetto alla celebrazione del Giorno del Ricordo, in particolare sui “premiati”, si viene a conoscenza dell’elenco delle Prefetture interessate, che sono 19. Sui siti di quelle Prefetture non si trova nulla, in alcuni casi solo delle note generiche sulle celebrazioni e solo le Prefetture di Caltanissetta, Salerno e Vicenza hanno pubblicato anche i nomi. Gli altri nomi sono stati trovati su altri siti (in genere giornali). Per le altre Prefetture, tranne per Gorizia dove sono stati 8, non si sa nemmeno quanti siano i premiati per ogni Prefettura e alla memoria di chi (e quanti). Quindi, tranne Gorizia, sono stati inseriti un premiato per Prefettura, ma non è detto sia giusto. E dai siti delle Prefetture sono spariti in genere anche i comunicati fatti negli anni passati! Non crediamo sia un caso.” nota del 25/11/2019
Sullo stesso tema:
I RICONOSCIMENTI PER GLI INFOIBATI AI CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI di Milovan Pisarri
Sul Corriere della Sera il 23/3/2015 è uscito un articolo di Alessandro Fulloni che, prendendo spunto dallo scandalo di Paride Mori e basandosi sui materiali del nostro sito, passa in rassegna le tante onorificenze conferite a fascisti e criminali di guerra italiani:
Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia per il Giorno del Ricordo
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